Caro Amico, ti scrivo…
Ciao Lucio e buon compleanno. Nonostante tu sia partito, tengo sempre il tuo numero memorizzato nel telefonino. Spero tu non abbia cambiato. Ogni tanto ho l’impulso di chiamarti e chiederti quando torni al Roxy Bar, perché sai, come tu auspicavi, sono riuscito ad aprirlo di nuovo. Il palco è sempre a disposizione anche dei giovani emergenti che tu scopri in continuazione e a cui dai fiducia. Sai, ho un canale 24 ore su 24 e ho ritrovato l’entusiasmo che avevamo quando, con te, Guccini e Bonvi, pensavamo alla Radio Marconi & Co. La stessa libertà inebriante di poter trasmettere quello in cui crediamo. Solo che questa volta non abbiamo il problema dei colli che ci impediscono di andare col segnale oltre San Luca: siamo sul web e arriviamo in tutto il mondo. Magari da dove sei ti è più facile captare il nostro segnale.
Da quando sei andato via sono cambiate tante cose, in peggio. Anche per noi emiliani. Saprai che c’è stato un terremoto, poi l’alluvione. Ma andiamo avanti. Piazza Grande è un po’ più triste senza te. In via D’Azeglio mettono la tua musica, ma è solo per cercare di mascherare la tua mancanza. Il bello è che tutti improvvisamente hanno scoperto quanto belle fossero le tue canzoni, quanta poesia e lungimiranza ci fosse dentro. Poi è accaduto un fatto strano: sembra che tu sia ancora qui, anche se non ci sei. Forse perché hai camminato tanto, dovunque e le tue tracce sono indelebili. Io però cerco di evitare di passare davanti a casa tua e giro dai portici del Pavaglione. Sì, perché so che non abiti più lì e questo fatto mi scoccia.
Ho un po’ le lacrime agli occhi e questo non va bene. Non si deve piangere per qualcuno che hai nel cuore.
So che lo ricordi benissimo, ma adesso che sei un angelo ti copio una parte del testo di una tua canzone per sottolineare gli impegni che avevi preso quando eri qui. Ci terrei tu li mantenessi.
Se io fossi un angelo, chissà cosa farei e che coraggio avrei
Volerei zingaro, libero. Tutto il mondo girerei, andrei in Afganistan e più giù in Sudafrica, a parlare con l’America e se non mi abbattono anche coi russi parlerei.
Con lo sguardo biblico li fisserei: vi do due ore, due ore al massimo poi sulla testa vi piscerei, sulle vostre belle fabbriche di missili.
Non starei nelle processioni, nelle scatole dei presepi, sarei un buon angelo, parlerei con Dio, gli ubbidirei amandolo a modo mio, gli parlerei a modo mio e gli direi:
“I potenti che mascalzoni e tu cosa fai li perdoni? Ma allora sbagli anche tu”
Io so che gli angeli sono milioni di milioni e che non li vedi nei cieli ma tra gli uomini: sono i più poveri e i più soli…
Mamma mia quante cose avrei ancora da dirti. Ma tanto siamo sempre stati di poche parole, tranne quando facevamo le interviste. Eravamo abituati a “fare i fatti” e a risponderci sempre di Sì. Tu e Gino Paoli mi avete insegnato che il “No” non esiste fra amici. Ciao Lucio, ti aspetto e come me in tanti vorrebbero incontrarti ancora. Non sai quanti amici hai lasciato un po’ smarriti.
Lo sai, vero, che ti voglio bene?
Manca spaventosamente.
E’ talmente assurdo che tanta vita sia giunta al termine da non riuscire ad accettarlo. E a sentirlo ancora tra noi, gironzolare nelle nostre anime, con le mani in tasca e l’espressione furbetta.
Ciao Red!
Ogni volta che nasce un vero amore, va nelle stelle dall’altra parte della luna. Le tue canzone mi fanno piangere con lacrime calde. Grazie Lucio Dalla, ti scrivo forte siccome sei nelle stelle dall’altra parte della luna.
Mi hai fatto piangere Red, già mi mancava Lucio Dalla come grande artista, come uomo che ha fatto canzoni e che ho amato e cantato, Sentirti parlare di Lucio amico, è stata in questa giornata, una lacrima in più , Grazie della tua serietà e sensibilità. Antonella
A volte è strano come alcuni artisti è il caso di Lucio ma anche di Pino (Daniele) siano stati capaci di instaurare con la gente un legame talmente forte e potente attraversos la Musica, tanto da chiamarli per nome come fossero i tuoi migliori amici, e tanto da piangere fiumi di lacrime quando hanno lasciato la nostra dimensione; gli incontri della vita non accadono per caso e se ci siamo anche conosciuti dopo tanti e tanti anni che ti seguivo ed ora mi rivolgo a te caro Red (Gabriele) una ragione ci sarà…sono ancora qui che mi chiedo quale sia….Grazie e Auguri a Lucio.