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Lunedì sera, durante la diretta del Barone Rosso su Roxy Bar Tv, ho rotto in due la mia tessera Feltrinelli, come segno di potesta verso il rifiuto, dalla famosa casa editrice, nei confronti di Valerio Scanu.

Ma andiamo con ordine…

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Domenica pomeriggio Valerio è arrivato molto presto agli studi di Roxy Bar per un veloce soundcheck prima di correre ad un firma copie in libreria.

“Alla Feltrinelli?” chiedo.

“No – mi dice – alla Mondadori, perché la Feltrinelli non mi vuole. Anzi, mi hanno cancellato una data già confermata via mail alla Feltrinelli di Cagliari. Evidentemente sto sul ca**o a qualcuno lì.”

Sono rimasto spiazzato, ma l’impegno della diretta del Roxy Bar non mi ha dato il tempo di chiedere altro, quindi lunedì sera ne ho approfittato per chiamare Valerio in diretta e approfondire questa vicenda. Durante la telefonata Valerio mi ha letto parte della mail con cui la responsabile degli eventi Feltrinelli gli comunicava il diniego di poter entrare  nella libreria Feltrinelli di Cagliari a firmare copie del disco per i fans: “Noi scegliamo quali artisti invitare, non ci sono tariffe da pagare, l’unico criterio che adottiamo è la scelta di una proposta culturale per il nostro pubblico, in linea con i valori Feltrinelli.”

La replica di Daniele, manager di Scanu, è stata: “Valerio ha già fatto in passato in-store alla Feltrinelli, quindi escludo che abbiate rifiutato la proposta di ospitarlo per le scelte culturali del vostro pubblico, a maggior ragione visto che avete ospitato più volte artisti provenienti dai talent.”

La responsabile Feltrinelli ha definitivamente chiuso lo scambio di mail scrivendo: “Abbiamo ospitato Valerio subito dopo la vittoria di Sanremo, poi abbiamo detto sempre no. Non riesco a cambiare opinione così rapidamente. Mi dispiace.”

Ho sempre amato la Feltrinelli. Sono andato più volte (gratuitamente) a presentare i firma copie degli artisti negli in-store, dai La Crus a Samuele Bersani, quindi queste parole mi hanno lasciato perplesso: la responsabile eventi che esclude un cantante perché non in linea con la proposta culturale e i valori dell’azienda? Chi è lei per decidere cosa sia o non sia cultura? Ma, soprattutto, esiste qualcuno in grado di esprimere questo giudizio?Sopratutto, poi, quando il nuovo cd di Valerio Scanu nelle Feltrinelli viene venduto a 4€ in più rispetto a tutte le altre librerie (benchè Valerio abbia indicato un prezzo massimo che, a quanto pare, è stato totalmente ignorato). Ho comunicato a Valerio che non mi sentivo più all’altezza di tali valori culturali usati per escluderlo e a quel punto ho preso la mia tessera Feltrinelli dal portafoglio e l’ho rotta.

Perché l’ho fatto? Perché sono un animale che si sente arruolato nella difesa della dignità di ogni persona, famosa o non, quando questa viene offesa. Tutto qui.

Tessera Feltrinelli strappata

Due giorni dopo ho ricevuto una telefonata da una persona che avevo conosciuto tanti anni fa e che adesso si occupa dell’ufficio stampa della Feltrinelli. La cosa mi ha fatto sorridere e gli ho subito proposto: “Invitate Valerio Scanu nello store di Bologna, io accetto di venirlo a presentare e finisce tutto”.

Lui ha risposto che questo gli sembrava quasi un ricatto, poi ha declamato i valori dell’azienda, con al primo posto “l’apertura”… Ma come: apertura? E allora perchè escludete certi artisti? Gli ho chiesto perchè avevano invitato Valerio dopo la vittoria di San Remo, se all’epoca era in linea con i loro valori. Lui ha risposto di sì.

“Ma come – ho ribatutto – in quel periodo tutti criticavano la canzone che aveva vinto San Remo perché diceva di “far l’amore in tutti i laghi” e voi lo ritenevate in linea con i vostri valori. Oggi canta “Perché siamo liberi di tornare sui nostri passi, pianificare di nuovo il percorso…” e non va più bene? Se è vero che privilegiate gli indipendenti, come appunto Valerio, perchè ora non gli dimostrate più questa “apertura”?”

Non ho ottenuto una risposta, ma soprattutto non sono riuscito a fargli capire che decidere cosa sia e cosa non sia cultura è sbagliato e ingiusto, soprattutto se Valerio Scanu è “cultura” quando vince San Remo e smette di esserlo quando fa un disco maturo da indipendente.

A prova di questo c’è questa mail, arrivatami il giorno dopo, dall’ufficio stampa de La Feltrinelli:

Gentile redazione di RoxyBar,

In relazione alla vostra recente puntata nella quale avete ospitato l’artista Valerio Scanu e sono state lette nostre comunicazioni di servizio vi segnaliamo che Librerie Feltrinelli ogni giorno lavora per garantire quello che riteniamo il meglio per il nostro pubblico, facendo delle scelte. Opinabili come tutte le scelte, ma libere, legittime e necessarie, in considerazione degli spazi, delle offerte e del nostro giudizio.

Offriamo al nostro pubblico la possibilità di entrare in contatto con artisti grandi e piccoli, di major o etichette indipendenti, star ed esordienti e continueremo a farlo nelle nostre librerie e su laeffeTV, come, proprio in questi giorni sta accadendo con Brunori Sas, Zibba, Dente, Le luci della centrale elettrica, gli Zen Circus. Per questo, nel caso di Valerio Scanu e della sua richiesta di incontro in Feltrinelli, ci dispiace esser stati fraintesi, e violentemente attaccati, per quello che era ed è un semplice fatto organizzativo. Verificheremo nel merito con lo staff dell’artista la possibilità di riprogrammare la sua presentazione prevista a Cagliari che rientrava e rientra nella nostra volontà di raccontare attraverso la voce dei protagonisti tutti i diversi volti della musica, della letteratura, del teatro, del cinema.

Cordiali saluti

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Questa mail è stata pubblicata il giorno dopo dalla stessa Feltrinelli come comunicato stampa ufficiale e non era proprio il tipo di reazione che mi aspettassi. Quando scrive “quello che era ed è un semplice fatto organizzativo” non è vero, perché l’esclusione è stata motivata dal fatto che Scanu non rientra nella “scelta di una proposta culturale per il nostro pubblico, in linea con i valori Feltrinelli”.

La decisione poi di “riparare” con un in-store a Cagliari è motivata solo dal fatto che hanno constatato che esiste una mail di conferma della data e che Valerio, per l’improvvisa cancellazione, potrebbe addirittura fare causa per danni.

Il web si è rivoltato in difesa di Valerio Scanu, sono arrivati e continuano ad arrivare una marei di tweet indignati verso la libreria/casa editrice, molti artisti famosi hanno manifestato la loro delusione per questo comportamento e addirittura 12 ragazze si sono presentate in uno store Feltrinelli per rompere le loro tessere.

Paolo Giordano, ottimo giornalista, ha sintetizzato tutto in: “Cancellando la presentazione di Valerio Scanu, la Feltrinelli ha rinnegato i propri cromosomi, a prescindere”.

Rinnovo quello detto in diretta: Entrerò nuovamente in un negozio Feltrinelli solo quando si scuseranno con Valerio Scanu e lo ospiteranno insieme ai suoi fans,  e così come me una miriade di ex-affezionati frequentatori della Feltrinelli.

Una sola precisazione: tutto quanto scritto qui fa riferimento a mail o video che hanno documentato quanto affermato in questo articolo. Perché non posso invocare la verità se non sono il primo a raccontarla. Come non si può inneggiare alla cultura se non c’è apertura verso tutto e tutti.

Nel frattempo, Valerio Scanu è 1° nella classifica Mondadori e non rientra nei primi 100 in quella Feltrinelli. Ma… sorpresa: è 2° nella classifica generale di vendita ufficiale, stilata dalla FIMI, dietro solo a Bruce Springsteen. “Uno schiaffo morale alla cultura di serie A della Feltrinelli che non lo vuole”, come scrive Blog Tivvu.

… Però, credo sempre nella buona fede delle persone, davvero. E penso che da ogni fatto all’apparenza negativo debba nascere qualcosa di bello. Altrimenti a cosa servirebbe? L’evoluzione nasce dagli errori. Quindi rivolgo un invito sia alla Feltrinelli che a Valerio Scanu:

vi aspetto domenica sera 23 febbraio al Roxy Bar per fare pace e abbracciarvi.

Roxy Bar, 7 febbraio 2014

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14 Comments

  • Monica Fe ha detto:

    Questo articolo mi piace molto, proprio perchè non è scritto da un fan di Valerio (noi non saremmo così credibili ammettiamolo) ma è scritto semplicemente da un FAN della VERITA’ e del RISPETTO verso le persone a prescindere. Inoltre, sotto vari altri articoli, mi rincuora leggere che ci siano molte persone -ribadisco-NON fan di Scanu che affermano tranquillamente di non seguirlo o non gradirlo come artista ma riescono ugualmente ad indignarsi in nome della non-discriminazione e della libertà…E non è poco!

  • Antonella Nesta ha detto:

    Quando le persone sono grandi, non solo come artisti, ma come esseri umani, possono permettersi di essere dalla parte della verità. E con la giusta saggezza di anni di carriera e di ostacoli di affrontare, anche sempre aperti alla mediazione costruttiva. Grazie Red, da una donna che ama la musica, e che crede che Valerio Scanu sia uno dei giovani veri talenti italiani.

  • ritabianchi ha detto:

    Questo articolo rende l’idea del rispetto verso le persone .Fa molto piacere leggere commenti di non fan di Valerio ma che perorano la sua causa,in questo caso il boicottaggio da parte della Feltrinelli che dovrebbe essere il tempio dell’arte della cultura e della liberta’.

    • Izabela ha detto:

      rosyg scrive:Chi dice gsasro dimostra di non avere alcuna sensibilite0 verso i tanti ragazzi che hanno veramente problemi di peso e spesso si sentono oggetto di emarginazione e discriminazione. Fate attenzione a quello che scrivete qualcuno legge e le parole possono fare molto male. In ogni caso Valerio con quel faccino delizioso e8 bellissimo anche con qualche chiletto in pif9. Che sia di buon esempio per tutti, la bellezza non corrisponde a perfezione ma a personalite0!

  • Cielo65 ha detto:

    Ciao Red 🙂
    Posso partire dalla fine?
    “Vi aspetto domenica sera 23 febbraio al Roxy Bar per fare pace e abbracciarvi.”
    Chissà se questa antipatica querelle finirà davvero così.
    Io me lo auguro davvero ma, comunque andrà, vorrei fare anch’io qualche riflessione sulla risposta data dall’Ufficio Stampa della Feltrinelli in merito alla tua coraggiosa e libera presa di posizione a favore di Valerio Scanu.
    ” ….. ogni giorno lavora per garantire quello che riteniamo il meglio per il nostro pubblico, facendo delle scelte. Opinabili come tutte le scelte, ma libere, legittime e necessarie, inn considerazione degli spazi, delle offerte e del nostro giudizio”.
    La Feltrinelli quindi ha rivendicato la sua libertà di scelta di ospitare o no un artista.
    Quello che forse non è stato compreso è che questa libertà di scelta nessuna l’ha messa in discussione ma si è contestato la motivazione con cui Valerio Scanu è stato rifiutato anzi, per essere precisi, prima è stato accettato e poi respinto (dopo che l’artista aveva già dato comunicazione della data dell’instore cagliaritano ai suoi fans).
    Dire che un artista (un qualsiasi artista) non è in linea con i valori culturali della Feltrinelli significa arrogarsi la libertà di decidere cosa sia cultura (musicale o no) e cosa non lo sia.
    Non serve dispiacersi per un fraintendimento che non sussiste.
    Nessuno ha frainteso e la motivazione, chiarissimamente esposta nella mail di disdetta dell’instore cagliaritano alla Feltrinelli dalla signora Pompa (responsabile della comunicazione dell’azienda), è da rifiutarsi a prescindere dall’artista a cui si rivolge.
    Non pensavo, fino a qualche giorno fa, che i “valori culturali” della Feltrinelli fossero la discriminazione e lo snobismo, nè sospettavo che loro potessero stabilire cosa sia cultura e cosa non lo sia.
    Onestamente mi aspettavo, da un’azienda editoriale con una storia tanto prestigiosa, che non operasse con censure a monte ma lasciasse alle persone il potere di decidere cosa, eventualmente, faccia per loro e cosa no.
    Nella replica della Feltrinelli ci sono altri passaggi che mi lasciano perplessa.
    Come quello che afferma che la disdetta è stata data per motivi organizzativi.
    E’ possibile affermare questo dopo che nella mail della signora Pompa, loro responsabile della comunicazione, viene esplicitato che il rifiuto (ribadisco dopo l’iniziale accettazione) è stato causato dal fatto che Scanu non è in linea con i loro valori culturali?
    E per concludere la Feltrinelli si dice disponibile a verificare “con lo staff dell’artista la possibilità di riprogrammare la sua presentazione prevista a Cagliari”.
    Quanta approssimazione…
    Se prima di scrivere il comunicato di difesa delle proprie scelte si fosse analizzato bene anche solo i video che tu Red hai pubblicato, gli autori dello stesso saprebbero che quella data è già stata recuperata grazie alla disponibiltà dei loro concorrenti 😉
    Insomma, prima di replicare forse varrebbe la pensa conoscere bene tutti i termini della questione, ivi comprese le precedenti comunicazioni scritte fatte in nome e per conto dell’azienda stessa (mail signora Pompa).
    Non sarebbe stato meglio fare delle semplici scuse all’artista in questione senza addurre improbabili giustificazioni così facilmente contestabili?
    Comunque sono molto contenta che, nonostante questo sgradevolissimo episodio, gli instore di Valerio Scanu alla Mondadori stiano andando a gonfie vele, tanto da veder andare esauriti tutti i cd messi in vendita durante gli stessi (e non sono certo pochi) come è accaduto in quelle di Milano e Bologna.

  • Gualti Erod ha detto:

    Ciao. Non sono un fan di valerio, anzi.. trovò però molto ipocrita l’atteggiamento della Feltrinelli. Ho ascoltato l’album nuov di valerio dopo avere sentito il suo singolo, colpitodal sound. Un album ben fatto, musica pop internazionale, molto interessante! È la prima volta che ho ascoltato un album di valerio scanu. Voto 7

  • Cirimbriscola ha detto:

    Però secondo me va anche considerato che Feltrinelli, come qualsiasi rivenditore di qualsivoglia prodotto, è liberissimo di decidere cosa vendere e cosa no nei suoi store (intendo sia nel senso di vendere i cd materialmente che ospitare l’artista), altrimenti il concetto di dittatura vale anche al contrario: devono venirmi a dire gli altri a sindacare in casa mia e impormi chi proporre nei miei store? Se una marca di yogurt la trovo in un supermercato e non in un altro devo fare causa al negozio che non lo vende? Saranno ben liberi di impostare la loro strategia di mercato. Un altro conto sarebbe se Feltrinelli fosse l’UNICO modo per comprare i dischi, e allora in quel caso dovrebbe garantire la pluralità; ma dato che chi vuole il disco di Scanu può trovarlo anche altrove non vedo quale sia il problema. Tantopiù che ormai il 99% delle compere di qualsiasi genere gli italiani le fanno su Amazon e iTunes, quindi è una polemica inutile. Il cd di Scanu costa 4 euro in più lì? Chissenefrega, lo compro da un’altra parte. Non vedo proprio perché Feltrinelli dovrebbe essere obbligata a vendere OGNI artista indiscriminatamente. Poi ovvio, io ho capito il discorso dove vuole andare a parare, e cioè: se vendono Emma e compagnia perché non Scanu? Mi sembra evidente che Scanu stia personalmente sulle balle a chi ha il potere di organizzare e decidere in Feltrinelli, e non dico che sia una cosa carina o meno, nemmeno voglio entrare nel merito del “Se Scanu no allora perché Emma sì”, dico solo che a livello puramente pratico ciascuna ditta/catena/azienda/attività ha facoltà di decidere liberamente cosa vendere/proporre/sponsorizzare e cosa no, nei suoi punti vendita, e quindi di fatto non ha nessun senso boicottarli o indignarsi, perché stanno semplicemente esercitando un loro diritto, anche se magari in maniera scorretta o antipatica. Anzi poi magari si stanno pure tirando la zappa sui piedi perché così facendo escludono dalla loro clientela una fetta di pubblico che ama Scanu, però se a loro sta bene così hanno tutto il diritto di stabilire la loro politica aziendale.

  • CarmineMonaco ha detto:

    In un paese libero, i proprietari dei negozi, delle catene commerciali, dei supermercati e quindi anche delle librerie e dei negozi di dischi, possono decidere cosa vendere e cosa non vendere. Se la Feltrinelli non desidera avere Valerio Scanu tra i suoi prodotti, non vedo cosa ci sia di male. Piuttosto, noto l’errore di qualche addetto che non conosceva bene, evidentemente, la filosofia commerciale della casa madre. Mi chiedo inoltre una cosa: i libri di Fabio Volo e Federico Moccia sono coerenti con i valori Feltrinelli?

    • Manish ha detto:

      grassoe8bello!!!! scrive:ma pdreenssero esempio da lui molti giovani. Talentuoso, voce divina, carino, ha vinto un sacco di premi, economicamente autonomo, gia’ proprietario di casa, ricco di valori umani, educato, gentile, sa usare i congiuntivi e .ha solo 19 anni!Poi cara bea a questo punto qualche kg in pif9 non cambia quanto sopra.Valerio PIACE comunque per come e8, per quello che e8. e per quello che trasmette.

      • Vanessa ha detto:

        Cosi diverso il nuovo lvaoro di Valerio Scanu l’ho trovato un ottimo lvaoro,ben curato nelle musiche ed arrangiamenti.Testi che anche se il filo conduttore e8 l’amore molto usato e riusato,non sono per niente banali.Mi ha colpito il brano scritto da lui cosi’ diverso ,un brano di forte impatto e di non facile esecuzione.E che dire della sua voce? maturata e usata in tutte le sue mille sfaccettature.Riassumendo : un lvaoro che merita tutta l’attenzione possibile.Un artista che e8 venuto fuori alla grande,il valerio che fino adesso era rimasto nascosto.

  • roby randelli ha detto:

    Sono nata come D.J. nelle prime radio libere a Milano. Ho condotto musica di tutti i tipi ed ho ascoltato tutti i generi di musica, senza pregiudizi. Vi assicuro che in ogni Lp o Cd, se volete ascoltarlo, trovate almeno 1 brano che vi piace. Basta solo avere il coraggio di conoscere, e l’ho fatto anche con Valerio Scanu. Penso che attorno a Valerio ci sia un alone di pregiudizio snobbistico. Ricordiamoci che stiamo parlando di musica leggera, easy listening, musica di facile ascolto. Valerio l’ho incontrato di recente alle “Amiche del sabato” a Sanremo. Gli ho detto stravolgi il tuo look, e cura i testi, la musica è molto bella. Se fossi Maria de Filippi, darei una seconda possibilità a questi artisti usciti dai talent. A volte, trattasi come carne da macello e poi buttati. Purtroppo non ho questo potere, ma io investirei su Valerio, su Carta, Antonino e tanti altri ragazzi dimenticati. Per farli lavorare e sperimentare e crescere. In fondo, mi è anche capitato di comprare un Lp di Lucio Battisti dopo il suo divorzio da Mogol. LP di Battisti non se lo ricorda nessuno. Eppure tutti universalmente riconosciamo il grande valore di Lucio. Capisco che il paragone può sembrare astruso, ma voglio farvi riflettere sul fatto che ad un giovane artista dev’essere data la possibilità di rimettersi in gioco, almeno una seconda volta.

  • white widow auto ha detto:

    Ciò che conta a questo punto le persone pensano che sia fare sì che nel modo gna piantine
    giovani ricevano discretamente luce.

  • Sidharth ha detto:

    rita scrive:Gie0 in altre ocosnicai avevo scritto che Valerio e8 un esempio positivo per i ragazzi di oggi e questa e8 un ulteriore dimostrazione della sua maturite0.Mentre non mi pare affatto matura chi scrive sempre pif9 grasso!!!I valori della vita sono ben altri che stare a guardare il chilo in pif9.Meglio fare invidia che piete0 di giovani anoressici ce ne sono gie0 troppi!!!!(quelli sono i veri problemi)Valerio pif9 che bello esteriormente e8 bello interiormente in pif9 e8 dotato di grande talento!!!!!!!L’invidia e8 una brutta bestia!!!!!

  • . Buon post, se ne incontrano pochi in rete di questo tipo.

    Purtroppo

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