Jovanotti ha reso possibile l’ultimo incredibile exploit di Roxy Bar Tv: 1.242.000 spettatori per la diretta di giovedì 12 settembre. Poi altri 127.000 nella prima replica, a cui vanno aggiunti tutti quelli che la stanno guardando o rivedendo VOD (Video On Demand). Questo programma ha stabilito anche un record di permanenza media per ogni persona collegata di 34 minuti. Particolare anche la durata della diretta: 4 ore e 35 minuti. In realtà, in questi 275 minuti è successo ben poco di eclatante, solo chiacchiere, divertimento, gioco e qualche canzone, da “Occhi di Ragazza”, “Mondo in Mi7” o “Il Mondo” fino a “Gente della Notte”. Allora perché questo enorme successo? Innanzitutto grazie alla popolarità di Jovanotti e poi perché oggi è rivoluzionario vedere due amici che si divertono semplicemente in una diretta TV.
Conosco Lorenzo dagli inizi di “Gimme Five”, da quella notte in cui gli consegnai il telegatto sul palco di Vota la Voce in Piazza Maggiore a Bologna.
Gli ero accanto quando viveva con estrema sofferenza il servizio militare e poi mentre stava cambiando. Condividevo le sue paure per quello che stava scrivendo, a partire da “La Tribù Che Balla”, e convinsi Vasco Rossi ad accreditare questa sua nuova vita sul palco di un Vota la Voce a Fiesole.
Quando iniziai Roxy Bar lui venne tantissime volte, spesso di sorpresa. Appariva in studio con i suoi musicisti dietro e io strappavo la scaletta perché sapevo che il programma ne sarebbe uscito sconvolto. Ho seguito il suo tour con Luca Carboni e lui mi ha chiamato nella sua prima esperienza cubana, col concerto sulla scalinata dell’Università.
Quando nel 1995 Luciano Pavarotti mi chiese di collaborare al suo Pavarotti & Friends, gli prospettai immediatamente quello che sarebbe stato il suo gesto musicale più rivoluzionario: unire la melodia della lirica con l’opposto: il ritmo del rap. Nacque così un medley tra la “Mattinata” di Leoncavallo e “Serenata Rap”. Anche in quel caso documentai con ore e ore di video questa collaborazione.
Per un certo periodo “L’ombelico del Mondo” divenne anche sigla del Roxy Bar.
Lorenzo fu prezioso quando invitai Vincenzo Muccioli al Roxy Bar. Era il periodo peggiore per San Patrignano, Vincenzo era accusato di complicità di un omicidio, di cui era totalmente all’oscuro, e VideoMusic minacciò addirittura di oscurare il programma se Vincenzo fosse intervenuto. Così chiamai Vincenzo e gli dissi: “Ho un’idea, tu non parlare, porta dei ragazzi di San Patrignano e fai parlare loro”. Poi chiamai Lorenzo e gli raccontai cosa stava succedendo, chiedendogli di venire di sorpresa e andare lui da Muccioli e fargli delle domande. In questo caso, non avrei potuto impedire che parlasse e evitavo il rischio che il segnale di Roxy Bar fosse oscurato. Lorenzo arrivò e fummo bravissimi a recitare la sorpresa. Andò da Muccioli e io potei così porgli il microfono. Sono molto legato a questo episodio perché lo ritengo il favore più grande che Jovanotti mi abbia fatto.
Col passare degli anni abbiamo rallentato le frequentazioni e Lorenzo ha smesso di venire a dormire a casa mia. D’altra parte ha creato la sua famiglia e il successo è stato sempre più grande e impegnativo. Questo non ha impedito che ogni tanto ci si incontrasse con la telecamera accesa e aggiornassimo i nostri confronti verbali o lui raccontasse la sua nuova esperienza discografica.
Ho anche ricambiato l’invito cubano chiedendogli di accompagnarmi a Cuba in un momento per lui molto particolare e mi ha ringraziato per averlo spinto a seguirmi nell’isola che entrambi amiamo. In quell’occasione c’era anche Andrea Griminelli, che quando posa il flauto diventa una delle persone più divertenti con cui si possa interagire.
Lorenzo non era mai venuto a Roxy Bar Tv, anche se ci eravamo collegati spesso via Skype, soprattutto nel lungo periodo che ha passato in America. Mi ha anche aiutato nella sensibilizzazione sul caso di Chico Forti e quando era a Miami ha incontrato Roberto Fodde, l’amico di Chico.
Adesso è tornato a New York, dopo alcuni concerti in Brasile e America del Sud. Prima di partire ci siamo detti che doveva assolutamente passare a trovarmi di persona. Ho avuto la conferma martedì mattina, 10 settembre, che sarebbe riuscito a passare nel pomeriggio di giovedì. In due giorni abbiamo comunicato l’appuntamento e ho cercato sponsor, assolutamente necessari per far vivere una TV web che trasmette gratis. Doveva arrivare verso le 16,30 ma si è presentato a sorpresa alle 15,20. La fantastica libertà che abbiamo con Roxy Bar Tv mi ha permesso di entrare subito in diretta. Il resto è tutto visibile nelle 5 ore di programma che rimane nella storia come qualcosa di assolutamente inedito e impensabile. Durante la diretta ha anche giocato con la Golia, che sponsorizzerà il Roxy Bar, e lo ha fatto in una maniera talmente divertente che quella conversazione è esilarante ed è diventata un cult.
E anche questa volta abbiamo colpito, lasciando indelebile nella memoria di chi ci ha visti alcuni momenti isolati da una lunga diretta, come tutti ricordano quando si presentò con le arance al Roxy Bar o il contest dell’ultimo dell’anno e tanti altri documentati insieme.
Ho scritto queste righe di getto, come credo lui abbia fatto con quello che ha pubblicato sulla sua pagina FaceBook per annunciare la sua venuta a Roxy Bar Tv:
“domani 12 settembre nel pomeriggio (dalle 16 in poi) vado a trovare il mio amico Red Ronnie nella sua Roxy Bar TV e staremo in diretta senza orari senza scaletta Se vorrete potrete intervenire via skype o twitter.
Red ha aperto da un po’ di tempo la sua web TV che trasmette cose a volte interessantissime. Oltre a produrre sempre nuovo materiale con lo stile alla Red Ronnie, lui ha un archivio più fornito di quello della CIA e del KGB sulle vite degli artisti con esibizioni,interviste, racconti unici. Ha cose su di me , per dire, che io ignoro di aver fatto e lui le ha.
Red Ronnie è una specie di “viaggiatore del secolo” della musica, un amico, un pazzo, uno che si butta in avventure senza ritorno (tipo la poltica) , un anticipatore dei tempi, un inventore di linguaggi video (be-bop a lula, pinky, roxy bar, per dire) un compagno di chiacchiere formidabile, un entusiasta, un salutista riluttante, un collezionista di emozioni, un fan della vita, un “believer”, il classico tipo che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo ma sarebbe impossibile. E’ Red Ronnie, il nostro amico Red.
Comunque ci vediamo domani, non mancate, in diretta, a questo link http://roxybar.twww.tv/?onair“
GRAZIE LORENZO
Un grande risultato che riconferma quanto focalizzarsi sulla qualità e sui nuovi media sia la strada da seguire. Troppo spesso ci si lega a vecchi schemi già provati e funzionanti, ma tutto ciò a cosa porta? A nulla.
Non c’è mai stata nessuna rivoluzione senza un minimo di caos. Go on!