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Il mio primo impatto è stato con la forza del muro sonoro che riusciva a fare con la sua chitarra in “Questo folle sentimento” della Formula 3. Ho consumato la puntina su quel 45 giri e l’ho gettonato tantissime volte nel jukebox.
L’ho conosciuto all’inizio degli anni ’70, quando ogni tanto “mettevo su i dischi” (dire: “facevo il DJ” è troppo, quello iniziai a farlo allo Small di Pieve di Cento) al Big di Cento dove la Formula 3 venne a fare un concerto. Me lo sono goduto tutto in piedi sotto il palco, peraltro alto solo un metro, proprio davanti a lui, con gli occhi incollati al manico della sua chitarra e le orecchie spalancate per bere tutte le note distorte che faceva. Alla fine, con la serena sfrontatezza che ho sempre avuto, gli dissi che avrebbe dovuto liberarsi della Formula 3 e andare oltre.
Non ricordo quale fu la prima volta in cui lo incontrai, una volta diventato Red Ronnie. So solo che fu lui a dirigere il gruppo che accompagnava tutti gli artisti dei miei programmi: “Vent’anni dopo” per Italia 1 e “Una Rotonda sul Mare” per Canale 5. Lì apprezzai la sua professionalità e profonda conoscenza della musica, in tutti i suoi aspetti.
Da allora ci siamo ritrovati su tanti palchi o trasmissioni TV, da “Stasera Beatles” all’Auditorium di Roma e su Italia 1, al Roxy Bar, Motor Show, Notte delle Chitarre, etc. Venne anche a casa mia con la sua chitarra per un programma su Canal Jimmy e finalmente martedì 28 maggio è approdato nel mio studio pieno di dischi per una diretta de Il Circo Premiato del Barone Rosso su Roxy Bar Tv.
Naturalmente è arrivato con chitarra e amplificatore, un vecchio Vox, che ha collegato ai due Egnater presenti per ottenere strane sonorità, anche se l’aggeggio che aveva portato per amplificare questi effetti si è rotto nel viaggio.
Durante le due ore della diretta mi sono ulteriormente sorpreso a scoprire il suo spessore umano, la serenità con cui fa musica da più di 50 anni, l’entusiasmo fanciullesco che ha sempre e come si rimette in gioco ogni volta.
Professionalmente non sapevo che lui fosse stato il produttore degli album che hanno decretato il boom di Franco Battiato, quando vendeva milioni di dischi.
Il programma con Alberto l’ho poi confezionato, aggiungendo alcuni video che non ho mostrato nella diretta. Credo che tutti dovrebbero vedere questo documento, perché è come una fonte di acqua fresca e cristallina che fa riscoprire l’amore per la musica.

firma-red-ronnie2

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